Lo Spirito Olimpico e la Sospensione: Un Appello alla Riflessione

Lo Spirito Olimpico e la Sospensione: Un Appello alla Riflessione

Pensieri di un Maestro di Sci sui valori dei 5 cerchi

In qualità di maestro di sci, e ancor prima come sportivo ed appassionato fautore dei valori che lo sport incarna, mi trovo a riflettere con profondo rammarico sulla decisione di escludere gli atleti russi dalle prossime Olimpiadi invernali.
Sappiamo del delicato contesto geopolitico attuale e degli eventi che hanno portato a tale provvedimento, tuttavia, mi preme sottolineare che proprio in momenti come questi lo sport dovrebbe fungere da faro, ricordandoci i suoi principi più elevati.
I principi morali e sportivi delle Olimpiadi si basano sui tre valori fondamentali dell'Olimpismo:
Eccellenza: Dare il meglio di sé, perseguendo il progresso personale attraverso la dedizione, il rigore e il superamento dei propri limiti.

Amicizia: Creare legami tra i popoli e le nazioni, promuovendo la comprensione reciproca e l'armonia al di sopra delle differenze politiche.

Rispetto: Rispettare se stessi, gli avversari, i giudici e le regole del gioco valorizzando onestà, lealtà e l'assenza di discriminazioni di ogni tipo.

É proprio dall’unione di questi valori fondamentali che nasce Lo Spirito Olimpico, filosofia di vita che guarda allo sport come strumento per promuovere una società pacifica e la dignità umana, mantenere la neutralità politica (separando lo sport dalla politica governativa), e garantire la non discriminazione nell'accesso alla competizione basata unicamente sul merito.

Escludere atleti unicamente sulla base della loro nazionalità, privandoli del culmine di anni di sacrifici e dedizione, contrasta profondamente con questi ideali, tali decisioni rischiano di trasformare lo sport in uno strumento politico, sminuendo il suo ruolo di promotore di unione, pace e inclusione. Gli atleti professionisti sono individui che si dedicano con passione alla loro disciplina facendo enormi sacrifici pur di raggiungere determinati obiettivi, sono persone che nulla hanno a che fare con le decisioni politiche dei loro governi. Punirli per azioni che non hanno commesso o supportato mina i principi dello sport. Dopotutto, lo sport che amiamo, che sia tennis, sci o motociclismo, ha il potere di trascendere le barriere, di costruire ponti dove la politica innalza muri. Le immagini di atleti di diverse nazioni che si abbracciano dopo una gara, che si rispettano reciprocamente pur nella rivalità, sono messaggi di speranza che il mondo necessita più che mai.

Spero vivamente che in futuro si possa ritornare a una visione dello sport che celebri l'umanità nella sua interezza, dove ogni atleta, indipendentemente dalla sua origine, possa competere sotto la bandiera universale dei valori olimpici.

Con la speranza che lo Spirito Olimpico possa sempre prevalere, vi aspetto in pista per vivere lo sci spensierato e senza barriere a Madonna di Campiglio, sulle Dolomiti e sulle neve di tutto il mondo. Scrivetemi!

Blogger: Massimiliano
Maestro di Sci della Scuola Adamello Brenta, ma ancor prima, fautore dei nobili principi dello sport.